Altra chicca a Francoforte quest’anno. Si tratta dell’erede (in molti aspetti non troppo lontana) della storica McLaren F1, a tutt’oggi punto di riferimento delle supercar di mezzo mondo. L’eredità che riceve è immensa, vediamo se può considerarsi adatta a farlo…
McLaren ha ammesso che la vettura è nata tenendo in considerazione soluzioni tecnologiche già interne alla Casa anche se sono presenti astute innovazioni in termini di scocca ed elettronica provenienti direttamente dalla Formula 1.
Prima assoluta novità è il motore: un V8 3.8 litri biturbo sviluppato esclusivamente per questa MP4 che sviluppa più di 600 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima, il cui 80% è già disponibile sotto i soli 2000 giri/min). Il cambio è un doppia frizione a 7 rapporti con paddles al volante: come per la concorrenza (Ferrari 458?) la centralina permette numerose modalità di guida (auto, sport, inverno e launch control), la particolarità sta nel fatto che sia “spingendo” che “tirando”, per esempio, il paddle di destra di può aumentare marcia e lo stesso per quello di sinistra. Le prestazioni, ancora non ufficiali, parlano di uno 0-100 km/h in meno di 3.5 secondi con una massima over 320 orari che la proiettano in una nicchia di mercato riservata a pochissime grandi vetture. Da quanto trapela da indiscrezioni giornalistiche gli ingenieri McLaren sarebbero stati attenti anche all’impatto ambientale di questa supercar; avrebbero infatti dichiarato che le emissioni di CO2 sarabbero le più basse di qualsiasi altra vettura in vendita con motore a scoppio.
Tutto questo è ottenuto grazie a una giungla di accorgimenti tecnologici che potrebbero portare alla nuova McLaren la leadership nel segmento delle supercar medie.
La struttura portante dell’auto è la cosiddetta “monocella in carbonio”: un telaio portante che fornisce grandissima rigidità e robustezza alla scocca dell’auto tagliando notevolmente sul peso essendo costruita in carbonio. L’utilizzo di questo materiale assicura all’auto una linea meno ingombrante e una dinamica più filante.
Il peso è ancora ridotto grazie all’utilizzo di materiali innovativi quali speciali leghe di alluminio per i freni, cerchi alleggeriti e posizionamento intelligente di tutti i componenti della vettura.
In Casa McLaren sono anche stati studiati sistemi sostitutivi alle barre anti rollio, sospensioni attive e un nuovo tipo di differenziale per l’asse posteriore. Aspetteremo i primi test stradali per vedere se tutta questa tecnologia abbia veramente ragione di esistere.
Ora veniamo al design della carrozzeria. Lo stile è inconfondibilmente McLaren e, a mio parere, qualcosa della progenitrice rimane, quanto meno nelle forme (non prendendo in considerazione le porte ad apertura verticale). Le linee sono molto diverse dalle classiche supercar made in Italy, e questo potrebbe far storcere il naso ad alcuni. Sinceramente a un primo impatto l’ho trovata una vettura molto ben costruita ma, a uno sguardo più attento, trovo qualcosa che non mi convince nelle linee; o meglio, quel qualcosa che non la porta nell’Olimpo delle supercar.
Ah dimenticavo! Il nome non è certo dei più memorizzabili, vediamo di spiegare l’arcano: MP4 è il riferimento alle carrozzerie dei modelli McLaren di F1; 12 è il punteggio che ha ottenuto questa vettura dopo i test segreti in McLaren (prendendo in considerazione, peso, prestazioni, emissioni nocive e aerodinamica); mentre C denota la presenza della scocca in carbonio.
La Mp4-12C verrà lanciata sul mercato nel 2011 a un prezzo approssimativo di circa 175 mila euro. Forse nemmeno troppo anche se per dirlo bisognerà aspettare il verdetto degli acquirenti delle mille unità annuali che sono in progetto.
-Symo-
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